È forse superfluo sottolineare che l’intelligenza artificiale (IA) è diventata una realtà tangibile, e la sua progressione è alimentata dal suo stesso utilizzo, creando un ciclo di miglioramento continuo. Questo tasso di crescita esponenziale promette di portare ad un rapido miglioramento delle prestazioni e all’ampia diffusione dell’IA, il cui utilizzo diventerà capillare nei prossimi mesi e anni.
La storia ci ha insegnato che l’introduzione di strumenti tecnologici può rivoluzionare profondamente i processi di produzione e di conseguenza il mondo del lavoro. Tuttavia, è importante evidenziare che, nonostante i cambiamenti tecnologici, il lavoro umano non diventa mai superfluo, ma piuttosto si ricolloca all’interno delle nuove dinamiche di produzione. Questo principio è stato evidente durante la rivoluzione industriale e rimane rilevante ancora oggi, come dimostrato ad esempio dal mantenimento dell’orario di lavoro standard di 8 ore giornaliere, la cui diminuzione è oggetto di lotte sindacali ormai secolari. Da ciò si può dedurre che l’aumento della produttività e dell’efficienza degli strumenti impiegati nella produzione, incide in misura nulla o pressocché nulla sull’impiego delle risorse umane.
Nel contesto dei servizi aziendali, l’impatto dell’IA si fa sentire in modo significativo. Le attività ripetitive e di routine, sia di natura tecnica che gestionale, vengono sempre più anticipate, automatizzate e velocizzate, permettendo alle risorse umane di concentrarsi su compiti che richiedono intelligenza emotiva, creatività e capacità relazionali.
Un cambiamento fondamentale riguarda l’accesso alle tecnologie digitali per le piccole e medie imprese (PMI). Prima, molte di queste aziende non potevano permettersi di investire in processi di informatizzazione complessi. Tuttavia, con l’IA, i costi sono in diminuzione, consentendo a un numero sempre maggiore di PMI di beneficiare di servizi di automazione e ottimizzazione a costi accessibili.
Parallelamente, l’IA sta democratizzando la concorrenza nel settore dei servizi e della consulenza aziendale. Le grandi aziende, che fino ad ora hanno dominato il mercato, potrebbero faticare ad adattarsi a questa nuova dinamica, poiché la loro struttura potrebbe non essere in grado di offrire soluzioni personalizzate e accessibili ai medi e piccoli clienti. Questo apre nuove opportunità per consulenti e aziende di servizi, che possono offrire expertise specializzate e un rapporto personalizzato con i clienti, diventando un elemento chiave di qualità e sicurezza nell’era dell’IA.